Il tempo scorre veloce.
Le giornate, il più delle volte, nel momento in cui le viviamo ci paiono interminabili conferenze a cui non vorremmo partecipare, oppure discorsi ascoltati distrattamente mentre si fa altro. Poi però, ci ritroviamo un anno dopo ad aggrapparci con tutte le nostre forze a quei ricordi che ora si rivelano tanto preziosi ai nostri occhi. Li inseguiamo, li rincorriamo fino a svenire sfiniti su un tappeto di nostalgia.
Crescendo impariamo a dare valore alle cose che viviamo, ad ogni minuto che ci scivola rapido tra le dita come sabbia. Piano piano ci rendiamo conto che non torneremo mai indietro e tutto questo ci mancherà. Allora ogni esperienza la viviamo sempre più intensamente, con una brama insaziabile di emozioni, nella ricerca di quel brivido che ci faccia sentire vivi.
Ti ricordi quante volte abbiamo aspettato il tram assieme? Ti ricordi tutte le maledizioni che scagliavamo in coro al vento mentre lo guardavamo passarci davanti agli occhi? Poi ti chiedevo una sigaretta, ma tu ce l’avevi già pronta tra le dita, affianco alla tua. Ci ripenso e sorrido: quanti soldi che ti devo! Però tu mi vuoi bene. Per te la felicità non si misura in denaro, ma in istanti.
Infatti poi col tempo ho imparato che anche solo camminare a braccetto condividendo lo stesso ombrello ammaccato era un momento speciale. Ho capito che in ogni secondo che viviamo è possibile scovare la magia segreta che ci si nasconde.
Spesso vorrei rivivere un istante più e più volte, tramutandolo in un’ora, due, una giornata intera. Come quel giorno che per la prima volta mi sono lasciata convincere a saltare la prima ora per passare del tempo al bar con te. Abbiamo parlato, riso, scherzato e condiviso altri centinaia di istanti che in fretta sono diventati polvere ma, in quanto tale, si sono adagiati sulla superficie dei nostri cuori, restando lì per sempre.
Abbiamo vissuto così tanti momenti assieme, così tante minuscole avventure che allora parevano nulla, ma che ora brillano come rugiada sotto al sole. Centinaia di goccioline d’acqua dolce in un lago ghiacciato, che conserva i nostri ricordi, quelli nostri soltanto.
Il tempo scorre veloce e noi cresciamo, trascinandoci dietro le esperienze di un tempo andato, passato rapido come i temporali estivi. Eppure qualcosa deve pur essere rimasto. Questa pioggia non si asciuga, ci tiene umide nella memoria, vive, ci rende capaci di far rinascere quei dolci istanti con qualche semplice parola.
Basta uno sguardo sai? Basta tornare a passeggiare per quella via, fermarsi a fare colazione in quel bar, per tornare indietro.
Ora siamo cresciute e abbiamo imparato a vivere ogni secondo insieme col cuore in mano, consapevoli che non tornerà più.
Noi però restiamo.
È questo l’importante.