Io ed io

Dammi la mano, balliamo.

Lasciati trasportare da questo vento dolce, fatti cullare dalle mie parole.

Che di amarezza nel cuore ne hai tanta e lo so anche troppo bene.

Ma non temere: io ci sarò.

Perché soffrire è cosa umana e lo so bene anche io.

La tua sofferenza non ti rende peggiore ai miei occhi.

Siamo simili, anche se tu la vivi ed io la soffoco.

Però entrambe stiamo male, entrambe cerchiamo sollievo in un pugno di stelle.

Guarda che cielo, guarda che colori.

La luna stanotte è così luminosa da somigliare al sole.

Balliamo?

Certo che c’è musica, non senti?

La compongono il mio ed il tuo respiro, il mio ed il tuo battito del cuore.

Accosta il tuo orecchio al mio petto, senti che effetto fa.

So che ti piace la magia dei momenti.

Ed infatti la dipingi su tele bianche, con i colori primari, che poi basta sovrapporli per creare il mondo intero.

Siamo così noi due, non è vero?

Solo insieme possiamo vivere davvero.

Ci credi no?

Non tirarti indietro, suvvia, qua si sta bene.

Puoi fidarti di me, non ti tradirei mai.

So che hai passato il tuo stesso inferno ed ancora non hai trovato una via d’uscita.

Lo vedo sulle tue mani, che sono così rosse da somigliare alle tue amate fragole.

Quelle che mangi sempre in veranda, immergendole in due dita di miele che tanto ti fa gongolare, mischiando un sorriso al sale.

Fidati di me, staremo bene.

Lasciati andare ad una danza solo nostra, alle piroette dell’anima che curano ogni malanno.

Non esiste scusa: l’amore non conosce ostacoli.

Il mio è amore vero lo sai?

Perché ho vissuto al tuo fianco e ti ho osservata distruggerti.

Eppure guardo nei tuoi occhi e vedo una nebbia opaca.

Di quelle che in inverno mi ostacolavano la vista sulla via di scuola.

Cosa ti spaventa? Hai forse paura di me?

Ti intimoriscono le mie speranze, le mie parole?

Io non ti farei mai del male.

Perché conosco bene ciò che provi, ciò che pensi.

Io sono te, tu sei me. Siamo una sola cosa.

Non puoi abbandonarmi per rincorrere sofferenza e sofferenti.

Non puoi incolparmi per aver tentato un sorriso.

Io sono te, tu sei me.

Non vuoi conviverci, ma devi. Perché sono l’unica ad essere con te in ogni caso.

A volte una risata te la strappo sì, e ridi di gusto dimenticando il tuo malessere.

Poi ci ripiombi e m’incolpi d’essere stata ingenua.

Però ne hai goduto, di questa ingenuità che ora tanto rinneghi.

Ammettilo, non puoi farcela da sola.

Che oggi è una lacrima, domani sono due, fino ad annegarti nel tuo stesso pianto.

Dammi la mano, balliamo.

Lasciati andare all’unica in grado di capirti, di aiutarti.

Che quelli là fuori spesso non comprendono, ma non si possono biasimare.

Io però son qui per questo, per amarti, per sostenerti.

Chi vuoi che lo faccia, altrimenti?

In fondo in fondo questa musica la senti anche tu.

Siamo legate indissolubilmente e ne abbiamo la necessità.

Tu non lo sai forse, ma ti tenevo la mano nel buio.

Ti stringevo forte a me nel pianto.

Ti rassicuravo accarezzandoti nella paura.

Tu stavi troppo male per accorgertene, e pensavi a chi t’aveva ferita.

Io però non ho mai rinunciato ad aiutarti.

Stringerti a me, come ora in questa danza.

Stringimi a te, ora, che ti amo tanto.

Un giorno capirai che esiste riso, esiste pianto.

Non sono divisi, sono due lati della stessa medaglia.

E quella medaglia siamo noi, insieme.

Non avere paura, credici.

Credi in tutto quello che abbiamo vissuto.

Credi in ogni volta che ci siamo rialzate.

Senza me ti perdi nell’oblio, senza te sono troppo impulsiva.

Balliamo, dai, uniamoci per sempre.

Accettiamoci, aiutiamoci.

Che nessun’altro ne ha la forza, ne ha il coraggio.

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