Se ti incontrassi in un sogno,
ti parlerei di ciò che è stato.
Ti ricorderei la dolcezza dei tuoi gesti,
che col tempo sono diventati
gelida freddezza spietata,
quasi senza una spiegazione.
Non capivo, nessuno capiva,
eppure ci abbiamo provato.
Perché era dura tirarsi indietro.
Era dura voltare le spalle,
lasciare che il vento spazzasse via
ogni nostro ricordo,
ogni pomeriggio passato assieme,
ogni esperienza che abbiamo condiviso.
Sapevo che qualcosa stava succedendo,
ma forse non volevo crederci.
I cambiamenti sono così brutti,
inaspettati e crudeli:
si prendono ogni briciola di passato
e la inghiottiscono per sempre,
lasciando solo un futuro incerto,
quasi spaventoso.
Se ti incontrassi in un sogno,
probabilmente saresti lo stesso di prima.
Avresti ancora quella purezza,
quella forza che tu stesso
mi hai messo addosso,
che mi hai insegnato col tempo.
Non esisterebbe il mondo,
non esisterebbero gli imprevisti
che ti hanno rovinato,
ci saresti solo tu, felice.
So che hai sofferto,
tutti ci siamo passati,
ma mai avrei pensato
che saresti fuggito così lontano
da perdermi di vista,
da perdere tutti di vista.
Se ti incontrassi in un sogno,
forse non crederei più alla realtà.
Forse mi convincerei
che non sia passato un giorno
da quando tutto andava bene,
che nulla sia cambiato,
che tutto sia uguale a prima.
Eppure so bene che non è così.
Mi guardo e sono cresciuta:
come te, come tutti noi,
e il mondo, il destino forse,
ci ha divisi per sempre.
Se ti incontrassi in un sogno,
però,
non vorrei svegliarmi
in una realtà diversa da questa.
Perché ne sono successe di cose,
ne ho fatte di esperienze,
sono maturata ancora di più,
ho conosciuto persone,
ho visto nuovi luoghi.
So che hai ancora la bocca
impastata d’amarezza
e di brutte decisioni,
ma non posso
(e nemmeno voglio)
tornare indietro.
Il mondo va avanti,
le nostre storie si evolvono,
ma ora siamo in due libri diversi,
con nuovi personaggi,
con nuovi risvolti.
Magari un giorno,
chissà,
ci rivedremo
e tutto questo non conterà più.
Ora, però,
vivo da me.